
STORIE DI CORAGGIO
Ogni intervento è una storia di coraggio. La forza di bambine e bambini, raccontati dai loro genitori e dai nostri operatori.
In questa pagina troverai racconti veri di bambine e bambini che, grazie al supporto dei nostri medici e infermieri e a quello dei nostri donatori, hanno ricevuto cure chirurgiche che hanno trasformato la loro vita. In Paesi dove anche una semplice operazione può sembrare un lusso irraggiungibile, Emergenza Sorrisi interviene per restituire non solo salute, ma anche dignità, autonomia e speranza.
Questi bambini affrontano malattie invalidanti e traumi con una resilienza e una forza straordinarie, che parlano al cuore e ci ricordano quanto sia potente il desiderio di vivere pienamente.

Una crisi silenziosa che colpisce miliardi di persone
Per oltre cinque miliardi di esseri umani, accedere a un intervento chirurgico sicuro non è scontato. In molte aree del mondo, ospedali e ambulatori non hanno le attrezzature o il personale necessari. A volte, ciò che potrebbe essere curato con un’operazione semplice si trasforma in una condanna. Nelle zone più fragili, come l’Africa subsahariana, oltre il 90% della popolazione non ha accesso alla chirurgia di base. Qui la vita media si ferma a 52 anni — anche per patologie facilmente trattabili altrove.

Oltre la cura: un impatto duraturo
Questa mancanza di accesso ha conseguenze devastanti, non solo sul piano umano ma anche su quello economico. Milioni di famiglie si impoveriscono perché non possono curarsi. I sistemi sanitari locali, già fragili, rischiano il collasso. La risposta non può essere solo emergenziale: servono interventi sostenibili. Per questo Emergenza Sorrisi opera formando medici locali, rafforzando strutture ospedaliere e collaborando con le autorità sanitarie per costruire soluzioni durature.
Scopri le storie di chi, grazie a un’operazione, ha ritrovato il sorriso e una nuova possibilità di vita.
Juliana, 9 anni – Una nuova possibilità di camminare e tornare a scuola

Quando Juliana è arrivata da noi a marzo 2025, aveva solo 9 anni e portava sul corpo le cicatrici di ustioni gravi al collo, all’inguine e alla mano sinistra. Le lesioni più complesse erano quelle alle cosce, fuse tra loro a causa delle ustioni, che le impedivano di camminare normalmente. Per lei è stato necessario un intervento chirurgico complesso: una plastica a Z al collo e nella zona vulvare, oltre a sbrigliamento e innesti cutanei su inguine e cosce. La degenza iniziale è durata circa 25 giorni, ma non è bastata. Durante un controllo a luglio, abbiamo verificato un buon recupero del collo, ma altre aree richiedevano ulteriori cure. Juliana ha quindi affrontato nuovi interventi su inguine e mano sinistra e un secondo ciclo post-operatorio di 15 giorni. Grazie al sostegno dei donatori, siamo riusciti a coprire i costi dell’assistenza medica e dei materiali necessari.
Ma il vero cambiamento non si misura solo nei giorni di degenza. Prima delle operazioni, Juliana non andava a scuola da quasi cinque anni: il dolore e le difficoltà motorie le avevano impedito una vita normale. Oggi cammina di nuovo — e soprattutto, potrà tornare a studiare. Juliana vive con la madre, che cresce da sola lei e i suoi tre fratelli. La bambina dovrà affrontare ulteriori interventi per completare il trattamento, ma oggi ha già riconquistato qualcosa di prezioso: la possibilità di costruirsi un futuro.
Parfait, 12 anni – Tornare a muovere le braccia e riprendere la sua vita

Parfait ha 12 anni e porta sul corpo le conseguenze di ustioni bilaterali agli arti superiori. Le cicatrici e la rigidità delle braccia lo avevano reso incapace di compiere anche i gesti più semplici: vestirsi, mangiare, giocare, scrivere. A peggiorare la situazione, le medicazioni ricevute dopo l’incidente non erano state eseguite correttamente, compromettendo ulteriormente la sua mobilità. Quando è arrivato da noi, Parfait aveva bisogno urgente di un intervento chirurgico. Grazie all’operazione, entrambi gli arti sono stati riportati nella loro posizione naturale, permettendogli di recuperare la libertà di movimento che aveva perso.
Ora, il prossimo passo è altrettanto importante: il percorso fisioterapico. I suoi genitori, con il supporto del nostro team, seguiranno un programma di esercizi fondamentali per aiutare Parfait a recuperare appieno la funzionalità delle braccia. Il suo cammino verso la guarigione continua, ma oggi Parfait può finalmente guardare al futuro con speranza — e con le braccia aperte.

