Resilienza medica e sanitaria in Palestina
- Emergenza Sorrisi

- 16 ott
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Il progetto “Rafforzamento della resilienza medica e sanitaria in Palestina” (AID 12273/01/2EMERGENZASORRISI/WB/5) finanziato dalla Cooperazione Italiana e implementato da Emergenza Sorrisi nasce perché la popolazione palestinese, in particolare i rifugiati che vivono nel campo di New Askar, nei pressi di Nablus in Cisgiordania, e gli abitanti dei villaggi rurali limitrofi, si trovano in una condizione di marcata vulnerabilità sanitaria e sociale. Il campo, caratterizzato da un’elevata densità abitativa e da infrastrutture fortemente carenti, offre accesso limitato a servizi essenziali come assistenza medica, acqua potabile e igiene di base. Le strutture sanitarie presenti nell’area risultano inadeguate sia in termini di personale che di attrezzature, e non riescono a far fronte ai bisogni della popolazione, spesso aggravati dalla presenza di malattie infettive, malnutrizione e condizioni croniche non trattate.
Il progetto si articola su due fronti principali.
Il primo punta a potenziare la chirurgia specialistica attraverso due missioni mediche, previste per dicembre 2025 e marzo 2026, presso gli ospedali “Rafidia” e "Al Najah" di Nablus. Un’équipe italiana di 11 volontari – tra chirurghi, anestesisti, infermieri e un responsabile logistico – affiancherà il personale locale nell’operare in maniera risolutiva bambini affetti da labio-palatoschisi, offrendo formazione pratica in sala operatoria (job shadowing) e fornendo alle strutture sanitarie i materiali e gli strumenti necessari. La seconda missione sarà accompagnatà da un webinar scientifico rivolto a 700 studenti palestinesi di medicina.
Il secondo ambito d’intervento riguarda il miglioramento dell’accesso alle cure primarie nei contesti più fragili, come il campo profughi di New Askar e i villaggi vicini. Sarà attivato un ambulatorio, formati operatori sanitari locali e distribuiti medicinali e kit nutrizionali. Inoltre, verranno potenziati i trasporti per facilitare l’accesso ai servizi sanitari.
Per questo secondo ambito durante il mese di settembre 2025, sono state organizzate due Giornate Mediche Gratuite all’interno del campo profughi di New Askar.
Nel corso della prima giornata, svoltasi il 9 settembre, più di 500 persone, tra cui 128 donne e 316 bambini palestinesi, hanno ricevuto visite gratuite specialistiche di pediatria, ginecologia, oculistica, otorinolaringoiatria, ortopedia e medicina di base. I pazienti hanno inoltre ricevuto gratuitamente diagnosi e trattamenti immediati, farmaci essenziali, integratori e vitamine.
La seconda giornata, tenutasi il 20 settembre, è stata dedicata alle persone con disabilità e vi hanno partecipato 58 persone, di cui 31 donne e 27 maschi, 57 delle quali con meno di 18 anni. Le visite hanno riguardato casi di: disabilità intellettiva e motoria, disturbi del linguaggio e della comunicazione, deficit uditivi, piede piatto, paralisi cerebrale, sindrome di Down, sindrome di Joubert, disturbi dello spettro autistico, paralisi degli arti. I servizi offerti nel corso della giornata sono stati: visite mediche complete, consulenze e trattamenti personalizzati, fornitura di farmaci, referral a centri sanitari o ospedali specializzati, sessioni di educazione sanitaria e counseling per le famiglie.
Queste giornate sono state possibili grazie al finanziamento della Cooperazione Italiana, al supporto del Governatorato di Nablus, alla collaborazione con il Centro Medico Al-Shaab all’interno del New Askar Camp, alla partecipazione di medici e infermieri locali volontari e al coordinamento e l’impegno dei medici e del personale palestinese di Emergenza Sorrisi.
Con queste attività Emergenza Sorrisi intende migliorare l’accesso alle cure, ridurre la pressione economica sulle famiglie e rafforzare la resilienza sanitaria delle comunità più vulnerabili nel Nord della Cisgiordania.
Tra il mese di settembre e l’inizio di ottobre è stata inoltre completata la selezione dei fornitori locali per i ferri chirurgici, i fili di sutura, i farmaci e i dispositivi medici che permetteranno di realizzare le due missioni chirurgiche previste composte da un team di volontari che dall’Italia si recherà in Palestina per operare bambini affetti da labio-palatoschisi e formare lo staff sanitario degli ospedali “Rafia” e “Al Najah” di Nablus.




