top of page
  • Immagine del redattoreEmergenza Sorrisi

GRAVISSIME PATOLOGIE E TANTI USTIONI: CONCLUSA LA MISSIONE DI EMERGENZA SORRISI A SABOU, IN BURKINA


Fotografia di Lorenzo Trentini



COMUNICATO STAMPA



Una vera e propria rinascita per i bambini che sono stato operati dall’equipe di Emergenza Sorrisi a Sabou in Burkina Faso presso il complesso ospedaliero Saint Maximilien Kolbe guidato dai frati minori conventuali. Il Burkina Faso è un Paese complesso dove, accanto alla carenza alimentare, la popolazione deve fare i conti con la grande instabilità politica soprattutto nella regione del Sahel. Padre Jospeh, frate francescano referente di Emergenza Sorrisi in Burkina Faso, racconta di come un tempo il Burkina Faso fosse un Paese stupendo “dagli elefanti del Sud alla sabbia del Sahel”. Adesso la situazione è molto complessa e anche spostarsi all’interno del Paese è rischioso e complicato.


I medici dell’equipe, una volta raggiunto il presidio ospedaliero, hanno subito iniziato gli screening dei pazienti che erano in attesa di essere visitati. “Abbiamo visitato molte persone, ma non tutti quelli che attendevamo sono riusciti a raggiungerci” – spiega Fabio Massimo Abenavoli, Chirurgo Plastico e Maxillo-Facciale, Fondatore e Presidente di Emergenza Sorrisi. “Alcuni pazienti hanno chiamato anche dal Ghana chiedendo di poter essere visitati, ma per via dell’insicurezza e delle oggettive difficoltà degli spostamenti non sono riusciti ad arrivare. Solo per fare un esempio, per arrivare al nostro presidio ospedaliero, padre e figlio ci hanno raggiunto partendo da Kombissiri: il primo tratto di strada è stato in camion, poi a partire da Ouaga hanno preso una moto per raggiungerci a Sabou”.


27 interventi risolutivi su malformazioni congenite e su molti casi di gravi di ustioni, ecco il miracolo di questi 5 giorni di chirurgia senza sosta. Un caso su tutti è stato particolarmente difficile e toccante: la piccola Bienvenue presentava un’ustione su entrambe le gambe che le univa il polpaccio alla coscia impedendole di camminare e costringendola a stare seduta a gambe incrociate. L’operazione - durata quasi sei ore – è andata a buon fine e presto la piccola potrà ricominciare a camminare.


È emozionante per i volontari assistere alla felicità dei piccoli pazienti, cui è donata ora la possibilità di condurre una vita normale, e lo è anche per le persone vicine ai bambini. Lo dimostra per esempio la lettera di ringraziamento che l’equipe di Emergenza Sorrisi ha ricevuto da parte dell’insegnante di una delle piccole pazienti “Quando l’abbiamo vista l’altra mattina a scuola, eravamo tutti increduli. Una nuova vita inizia ora! Grazie ancora”.

Una settimana di lavoro intenso: “Torniamo soddisfatti, consapevoli di dover tornare presto per via dell’alta incidenza di queste patologie nella regione” – prosegue Fabio Abenavoli. “Il nostro obiettivo è quello di proseguire l’avviato percorso di formazione dei medici locali con l’obiettivo di rendere presto il centro ospedaliero di Sabou autonomo nella cura di queste gravi patologie”.


Nel corso di questa missione è stata inaugurata la sala chirurgica di eccellenza realizzata con impegno ed altissima cura dai frati minori conventuali con la collaborazione di Emergenza Sorrisi in questi ultimi cinque anni grazie al supporto prezioso della Conferenza Episcopale Italiana: questo polo operatorio diventerà un punto di riferimento per tutta l’Africa centrale per la formazione dei medici locali e del personale infermieristico.


La missione chirurgica, guidata dal dottore e Presidente di Emergenza Sorrisi Fabio Massimo Abenavoli col supporto di Lorenzo Trentini, assistente logista, ha visto la partecipazione di otto volontari tra chirurghi, anestesisti, dentisti e infermieri ed è stata possibile grazie al sostegno della casa d’aste Bertolami Fine Art e del Rotary Club Maddaloni Valle di Suessola, SMOM con la partecipazione del dottor Marco Vigliotti, medico chirurgo odontoiatra.

bottom of page