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  • Immagine del redattoreEmergenza Sorrisi

GRAZIE AL PROGETTO ACCOGLIENZA SORRISI ARRIVANO IN ITALIA 5 PICCOLI PAZIENTI

Con il progetto “Accoglienza Sorrisi”,  arrivano in Italia cinque piccoli pazienti affetti da gravi malformazioni del volto per essere sottoposti a delicati interventi chirurgici. Emergenza Sorrisi – in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli  -IRCCS restituirà la speranza di un futuro a questi bambini e alle loro famiglie offrendo loro assistenza sanitaria specialistica e cure mediche che non riescono a ricevere nei loro paesi d’origine.

Questa importante azione umanitaria è resa possibile grazie al contributo della Fondazione Terzo Pilastro che sostiene l’intero progetto ed è patrocinata da OMCEO, Amsi, Sanità Informazione e Uniti per Unire.

Oggi è arrivata a Roma la piccola Rahig, 5 anni, proveniente dal Sudan ed affetta schisi facciale; giovedì arriverà invece Amede dal Benin: si tratta di un ragazzo di 14 anni affetto da un voluminoso tumore della mascella superiore. Entrambi i pazienti saranno operati nei prossimi giorni.

Il 15 ottobre dall’Iraq arriverà il piccolo Abdullah M., di solo 1 anno di età, affetto da schisi facciale. Gli ultimi due piccoli pazienti – affetti da labiopalatoschisi complessa – arriveranno invece il 5 novembre, entrambi dall’Iraq, rispettivamente di 8 mesi e un anno. Tutti i pazienti raggiungeranno l’Italia attraverso i voli messi a disposizione da Flying Angels Onlus.

Quando partecipiamo a una missione chirurgica cerchiamo di operare più bambini che possiamo e lavoriamo a fianco dei medici locali per trasferire competenze e conoscenze, ma ci sono casi particolari che necessitano di strumenti e strutture adeguate a causa della particolare difficoltà dell’intervento chirurgico” – spiega Fabio Massimo Abenavoli, Presidente di Emergenza Sorrisi. “Poter portare in Italia questi bambini grazie al progetto Accoglienza Sorrisi vuol dire restituire loro un futuro migliore, un futuro che gli sarebbe altrimenti stato negato”.


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